quando sono lontano dalla tastiera e dal nostro blog.
Devo fare MEA CULPA sono spesso sopraffatto dalla vita, dal continuo andirivieni di partite, di progetti, di tornei (da organizzare e a cui partecipare) e da quel senso a metà tra stanchezza e tedio che spesso mi toglie gli stimoli.
La vita, però, va
affrontata,
va vissuta,
va combattuta,
va anche a tratti assecondata, come una barca a vela che si fa sospingere dal vento senza opporre resistenza quasi volesse vedere dove si va a finire.
Fortunatamente qualche ancora mi è rimasta e quando sto per perdere le forze ed andare alla deriva, riesco a trovare la lucidità di gettarla e magari a non allontanarmi dalla rotta che ho in mente.
Comincio a sentire il peso delle mille vite vissute sul bordovasca,
dei milioni di bracciate fatte e fatte fare,
delle beduine tirate e subite,
degli uomini in più e in meno giocati,
ma ogni volta che sto per cedere, come un novello atlante mi faccio carico del mio mondo e lo sostengo per impedirgli di cadere.
Poi arrivano HabaWaba, le ultime giornate di Pallanuotando con Hippo, la chiusura in crescendo dei campionati e tutto prende un'altra piega: il vento si calma, la corrente perde di intensità e si riprende la rotta immaginata, superando la stanchezza con la voglia di fare e il tedio con l'ebbrezza di costruire.Prima di lasciarvi col solito PENSIERO IN MUSICA, ci tengo a spendere due parole su tutti i ragazzi di Hippo che, con le loro interviste a fine gara, con quelle parole timide rimettono la chiesa al centro del villaggio e danno un grande esempio a tutti.
I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.
(Mark Twain)
Buona giornata
M.B.