mercoledì 29 gennaio 2025

L'OSSESSIONE BATTE IL TALENTO?

Oggi la mia penna virtuale mi è venuta a cercare, 
mi ha battuto sulla spalla, 
mi ha strattonato
mi ha quasi costretto a scrivere dell'atleta, dello studente e di tutti coloro che vogliono raggiungere un obiettivo, grande o piccolo che sia, e che a un certo punto si inabissano nelle sabbie mobili.
 
La voglia di arrivare, di raggiungere gratificazioni, è il motore che ci sospinge in giornate viscose, che sembrano trattenerci da ogni risultato;
è il salto che ci fa superare l'ostacolo, 
è la bracciata in più che ci fa arrivare prima dell'avversario, 
è la predisposizione a lavorare sui propri difetti per diventare una persona ed un atleta migliore, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento inseguendo la chimera della miglior versione di noi stessi.

Tutto questo chiaramente ha un costo in termini di tempo, fatica e soprattutto mentali: riuscendo a lavorare su noi stessi, combattendo i nostri demoni, lasciando andare tutti gli alibi che, diavoletti sibilanti, ci sussurrano all'orecchio che la responsabilità non è nostra, che non ho raggiunto il risultato perchè qualcuno o qualcosa remava contro di noi; potremmo affrontare liberamente i nostri pregi e i nostri difetti e autovalutarci in piena consapevolezza.

Ho visto con piacere il film Hustle, in cui Adam Sandler fa un lungo monologo sul rapporto tra talento ed ossessione; e devo dire che non avrei potuto esprimerlo meglio: l'obiettivo deve essere quello di arrivare in cima al nostro Everest, qualunque esso sia, dall'altissimo livello all'amatoriale. 

La lotta è solo e sempre con noi stessi e nessuno ci può smuovere dall'obiettivo.

La domanda è: sono disposto a donare tutto me stesso per ottenere un risultato? Lavoro sempre al massimo in funzione di quello? Beh, ragazzi, se la risposta è si allora dobbiamo rilassarci e goderci i risultati, qualunque essi siano: non c'è nulla di più appagante di arrivare dopo aver lavorato, essere caduti, essersi rialzati ed aver dato l'anima e il corpo.

Vi lascio come al solito con il solito PENSIERO IN MUSICA ed un buon inizio di 2025


Non ho paura di chi ha praticato diecimila calci in una sola volta, ma di chi ha praticato un calcio solo, diecimila volte

Bruce Lee


M.B.

sabato 28 dicembre 2024

Lettera al 2024

 Caro 2024,

siamo arrivati alla fine di questo lungo (che a tratti sembrava infinito) viaggio insieme. 

Sei stato un anno intenso e ricco di emozioni, ci hai visto arrabbiati, tristi, carichi e felici: abbiamo esultato, festeggiato, mangiato e tutti insieme superato momenti duri con una forza che non sapevamo neanche di avere.

Lo so che dentro di me ti ho maledetto più di qualche volta, ma spero che saprai perdonarmi, d'altro canto ti sei impegnato molto con la scusa di mettermi alla prova . . . devo ammettere, però che mi hai regalato anche grandissime soddisfazioni, personali, umane e di squadra e per questo, almeno un po' ti vorrò bene.
Sta a vedere che, con la scusa del bicchiere mezzo pieno, debba ripartire dai nostri 6 scudettati, dal podio a Oporto e dal cerchio prepartita contro i Castelli Romani che ha contenuto tutta la nostra forza all'interno e ha costretto tutta l'energia negativa all'esterno per far finta di eclissare tutto il resto.

Mi hai fatto crescere come uomo e come professionista; hai lasciato intravedere opportunità nascoste tra i sentieri più bui, sfidandomi a trovare la luce anche dove sembrava impossibile e di questo ti ringrazio . . .

. . . ma spero non ti offenderai se tiro un sospiro di sollievo ora che ci stiamo lasciando e mi preparo ad accogliere il 2025.

Ti saluto con l'immancabile PENSIERO IN MUSICA

Ciao, o meglio ancora ADDIO

M.B. 

 

 

 

A Mamma, a Laura



lunedì 5 giugno 2023

1,2,3 MILLE VITE DI PALLANUOTO

Sembra che il tempo scorra troppo velocemente

quando sono lontano dalla tastiera e dal nostro blog.

Devo fare MEA CULPA sono spesso sopraffatto dalla vita, dal continuo andirivieni di partite, di progetti, di tornei (da organizzare e a cui partecipare) e da quel senso a metà tra stanchezza e tedio che spesso mi toglie gli stimoli.

La vita, però, va
affrontata

va vissuta

va combattuta

va anche a tratti assecondata, come una barca a vela che si fa sospingere dal vento senza opporre resistenza quasi volesse vedere dove si va a finire.

Fortunatamente qualche ancora mi è rimasta e quando sto per perdere le forze ed andare alla deriva, riesco a trovare la lucidità di gettarla e magari a non allontanarmi dalla rotta che ho in mente.

Comincio a sentire il peso delle mille vite vissute sul bordovasca,

dei milioni di bracciate fatte e fatte fare, 

delle beduine tirate e subite,

degli uomini in più e in meno giocati, 

ma ogni volta che sto per cedere, come un novello atlante mi faccio carico del mio mondo e lo sostengo per impedirgli di cadere.

Poi arrivano HabaWaba, le ultime giornate di Pallanuotando con Hippo, la chiusura in crescendo dei campionati e tutto prende un'altra piega: il vento si calma, la corrente perde di intensità e si riprende la rotta immaginata, superando la stanchezza con la voglia di fare e il tedio con l'ebbrezza di costruire.

Prima di lasciarvi col solito PENSIERO IN MUSICA, ci tengo a spendere due parole su tutti i ragazzi di Hippo che, con le loro interviste a fine gara, con quelle parole timide rimettono la chiesa al centro del villaggio e danno un grande esempio a tutti.

I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.
(Mark Twain)

Buona giornata

M.B.


domenica 5 febbraio 2023

BATTITI ARITMICI

"Mamma mia, ma quando scrivi il nuovo post?"

Asssspita... forse non sono mai stato così tanto tempo lontano dalla tastiera; l'ultimo post risale al 24 luglio, quando i 36° di Roma imperlavano la fronte di sudore e la stanchezza di una stagione infinita stava prendendo il sopravvento.

Devo essere onesto, per la prima volta da tanti anni ho vacillato prima di iniziare la nuova stagione. 

Il battito

quel battito che rimbomba nelle orecchie, 

che dà il ritmo alla giornata 

che ti fa scalare le vette che sembrano impervie, 

che ti fa gettare nel fuoco

che governa il labile confine tra il coraggio e l'incoscenza,

SI PROPRIO QUELLO .... non lo sentivo, o meglio lo percepivo solo in lontananza, ovattato tra pareti di stanchezza e disillusione.

Invece ho iniziato la stagione con la sensazione di avere un elastico legato alla vita che ad ogni slancio mi tirava indietro... però il battito c'è (non si può cambiare la natura di un uomo) e ora forte, ora sopito, ora batteria, ora soffio di vento esce fuori.


Nel frattempo sono iniziati i campionati: hanno esordito nuovi giovani giocatori, vecchi giocatori in nuovi campionati e il battito sta tornando stabile, ma ancora sto combattendo su queste montagne russe emotive, diviso tra l'esaltazione per ragazzi che buttano il cuore oltre le proprie possibilità e lo spegnimento quando le cose non vanno come vorrei.

Adesso sto per andare alla partita e questo è un momento in cui penso (a torto o a ragione) che la pallanuoto ha ancora bisogno di me .... ora vi lascio il solito PENSIERO IN MUSICA

Alla prossima


"Che faccio? Vado a destra o vado a sinistra?" E lì se non stai attento rischi di sbagliare, rischi di prendere la strada sbagliata. E tu l'hai presa in pieno, contromano!
Aldo, Giovanni e Giacomo


domenica 24 luglio 2022

SI PUO' DARE DI PIU' ... SEMPRE

Quasi quattro mesi dall'ultimo post, quattro mesi pieni di partite, di impegni, di novità e di quarantene.

Sono onesto, non sono soddisfatto di questa stagione . . . è come se mi fosse sfuggito sempre qualcosa, come se al momento di serrare le mani tutto sia scivolato via lasciandomi con un pugno di mosche.

Mi sono incaponito a cercare soluzioni, strategie, nuove immagini per definire concetti vecchi, ma niente: il fiume scorre e la corrente ha portato via con se tutti i miei sforzi e sembra che non si sia sedimentato nulla. Abbiamo alternato momenti di buona pallanuoto a blackout preoccupanti; siamo passati da cento a zero in men che non si dica . . . ci siamo dimenticati di essere Spiderman e abbiamo sempre indossato i panni di un impacciato Peter Parker e questo, sinceramente mi ha spiazzato.

E' chiaro che sono io ad avere in mano questi cubi di Rubik e devo trovare l'algoritmo giusto per risolverli! Sono onesto la voglia di tirarlo contro il muro e ricostruirlo da zero è tanta ma non sono il tipo: lotto, mi impunto, mi impegno, sto male e turo ogni giorno una falla nuova (una la chiudo, due si aprono).

ZERO ALIBI, continuerò a scandagliare tutte le frequenze dei miei ragazzi, fino a trovare quella giusta che renda tutto nitido, cristallino: il Waterpolo Summer Camp mi ha dato la possibilità di approfondire il rapporto con loro, anche solo vederli interagire al di fuori della pallanuoto, o capire cosa hanno in testa semplicemente da come giocano a scacchi è stato un buon banco di prova. 
Non mi stancherò mai di dirlo (anche a me stesso), siamo allenatori di settore giovanile; siamo nati per soffrire, dobbiamo aiutare a creare un'impalcatura ai nostri atleti che regga tutta la vita, dentro e fuori dall'acqua: è faticoso, lo so ma mi sforzo, combatto ogni giorno con la mia misantropia e provo a capire cosa è meglio per loro mettendomi in secondo piano... SPERO DI FARE UN BUON LAVORO!

Vi lascio con solito PENSIERO IN MUSICA (un po' datato) magari ci aiuta . . .

Sii un buon antenato . . . Pianta alberi che non vedrai mai
Regola Maori


M.B.

lunedì 21 febbraio 2022

APRIAMO LE PORTE

Finalmente abbiamo aperto le porte alla nuova stagione agonistica . . .
Un fine settimana "sanremese" ci ha accompagnato per la prima di campionato: sorvolando sul risultato finale, è stata una liberazione dopo la falsa partenza di gennaio.

La nostra Under16 si è confrontata con i pari età della Roma Nuoto tenendo la partita per due tempi, prima di crollare vittima del caldo, dei pochi allenamenti delle ultime settimane ma soprattutto di un inspiegabile e preoccupante calo mentale che ci ha tolto forza e dignità e lasciato in balia di contropiedi continui, facendoci sprofondare in un sonoro 19-3 finale che non mi va proprio giù.

Passata l'amarezza già sono al lavoro per far entrare il sole e lasciare il passo a tutte le altre categorie: ci confronteremo con avversari temibili in acqua ma ancor di più nella nostra mente e nelle braccia.

Diciamo che l'inizio non é stato dei migliori, anzi sicuramente al di sotto delle mie aspettative: la voglia di
abbattersi é tanta ma siamo abituati a lottare (e chi non lo é imparerà) ... Non si molla mai e questo vale dai più piccoli fino ai grandi ...
VOGLIA E CONSAPEVOLEZZA sono il mantra.

Siamo pronti a vendere cara la pelle e le imbarcate, soprattutto quelle mentali, non saranno più ammesse.
Ora ci aspetta un tour de force per recuperare le gare di gennaio e non possiamo distrarci, stiamo ritrovando giocatori e gioco e sono molto fiducioso ... Stiamo andando forte!!!

Zero alibi, zero piangersi addosso e tanto tanto impegno ad ogni allenamento sono la ricetta per emergere a testa alta e petto in fuori da questo piccolo acquitrino.

I prossimi impegni saranno per l'Under18 e l'Under 14A contro i ragazzi terribili dell'Alma Nuoto e per l'Under14 B a Monterotondo contro Virtus Flaminio.

Che dire in bocca al lupo e vi lascio col solito PENSIERO IN MUSICA ballerino e sanremese.

Spero che tu viva una vita di cui essere orgogliosi. Se trovi che non sia così, spero che tu abbia la forza di iniziare tutto da capo.
Eric Roth

M.B.