domenica 17 gennaio 2021

MELE, INSEGNANTI E PALLANUOTO

Il tempo si dilata e si riduce scandito dal ritmo incessante e tartassante della pioggia,  e da spruzzate di azzurro, che troppo presto si fondono  col grigio di giornate lunghe, che scorrono tra cambi di colore, precarietà e feste passate a debita distanza da tutti (anche dal cibo).

Fortunatamente sono usciti i gironi dei campionati (neanche i calendari, i gironi !!!) e tanto è bastato per riaccendermi; per rischiarare questo grigiore con dei lampi; ora di gioco, ora di adrenalina pre partita, passando per la voglia di specchiarmi (e anche bearmi) nei miglioramenti dei miei ragazzi e di raccogliere, finalmente, i risultati dal campo di tanto lavoro in acqua.


La verità è che la pandemia mi ha cambiato, o meglio come ho scritto in un mio vecchio post, ha sopito la mia voglia di rivincita verso il mondo (che poi in realtà altro non era che rivincita verso me stesso) e mi ha proiettato in un mondo diverso:
colpito da una mela
come Newton, ho esplicitato le mie personali leggi e affronto tutto con un piglio nuovo.

Quando un insegnante, che sia un professore o un allenatore perde di vista il bene di ogni singolo atleta e scarica le proprie frustrazioni sul gruppo vuol dire che è arrivato il momento di cambiare; strada o aria sta a lui deciderlo!!! Io ho cambiato strada e devo ringraziare i miei ragazzi che mi hanno accettato ed hanno condiviso con me idee, punti di vista e dialogo . . . magari non allenerò mai Mandic, Ivovic o Di Fulvio, ma ogni gruppo mi arricchisce un po' ed è un piacere uscire di casa per andare in piscina.

Ciò, comunque, non toglie che quando si scende in acqua non si fanno prigionieri, si gioca, si nuota,
si combatte fino all'ultimo secondo e si è appagati solo dopo aver dato il massimo (più uno) di quello che abbiamo.

Il PENSIERO IN MUSICA di oggi è un mio personale omaggio a Pau Donès (Jarabe de palo), che ci ha lasciato nel 2020 e che veramente come Renato Zero ha avuto le parole giuste per ogni mio stato d'animo. Grazie di tutto Pau

Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia.
(Daniel Pennac)

M.B.



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