mercoledì 5 febbraio 2020

A TU PER TU CON ... FRANCESCO POSTIGLIONE

Riprendiamo le nostre interviste andando a scomodare un grande protagonista della pallanuoto e  amico dell’Akrosport Roma Pallanuoto, Francesco Postiglione, ex campione di nuoto e Pallanuoto, vice presidente federale, commentatore televisivo e a tempo perso arbitro all'HabaWaba.

Ciao Francesco, prima di cominciare è d’obbligo una breve  presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite hai passato sul bordo vasca.
Eccomi qua ho trovato con piacere un ritaglio di tempo, di ritorno dall'Europeo e con il lavoro che incalza per questa intervista.
Beh, chi sono... io direi una persona innamorata dell'acqua e del cloro, una vita a bordovasca dall'età di 6 anni fino ad oggi che ancora mi butto per fare qualche vasca anche dopo aver lasciato l'attività agonistica nel 2008. Sono rimasto nell'ambiente, sono da due quadrienni Vice Presidente federale con delega alla pallanuoto e supervisione delle nazionali. Cerco di seguire tutte le discipline, ma è chiaro che la pallanuoto mi sta particolarmente a cuore e cerco di seguirla e curarla dalla base, perchè i giovani hanno bisogno di stimoli ed esempi positivi

Come sei venuto in contatto con l’Akrosport Roma Pallanuoto
Il contatto con voi è avvenuto all'HabaWaba dove mi è molto piaciuta la filosofia goliardica con cui affrontate le partite.
Penso che sia lo spirito giusto: SPENSIERATEZZA e DIVERTIMENTO senza la ricerca del risultato ad ogni costo: non bisogna esasperare gli animi e stressare i ragazzi che devono avere come unico obiettivo quello di divertirsi

Quale importanza ha Habawaba nella crescita dei giovani atleti
Habawaba è un festival meraviglioso, fa crescere i ragazzi mentalmente, li appassiona a questo splendido sport e li fa vivere tutti insieme con spensieratezza. 
Il consiglio che do a tutti i genitori è quello di non andare dietro al risultato e al minutaggio del proprio figlio: l'importante è che il proprio bambino si diverta, vada volentieri in piscina e partecipi con gioia a manifestazioni di questo genere.

Quali sono i valori che condividi con  l’Akrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani, e quali dovrebbero essere  quelli che devono avere i giovani atleti
Con l'Akrosport Roma Pallanuoto condivido l'atteggiamento goliardico e divertente che devono avere i ragazzini di quest'età (9/11 anni) senza l'ansia e l'obbligo del risultato. Proprio per questo spingo le famiglie a lasciare campo libero agli allenatori di fare le loro scelte, di far giocare tutti nel divertimento generale; spero che i genitori possano capire questi concetti che, forse, solo chi ha fatto sport può capire appieno.
Si diventa campioni senza neanche accorgersene... e questo deve essere l'atteggiamento giusto

Quale deve essere l’approccio della pallanuoto, dirigenti, tecnici e genitori dai piccoli fino ad arrivare all'alto livello.
Testa sgombra, allenarsi, divertirsi e pian piano mettere quel mattoncino per arrivare fino in cima se ci sono le qualità. Il talento te lo da il Signore; ma senza la testa il talento non è niente, si può sopperire con tanto lavoro perchè quello è fondamentale, ma senza un mix dei due non si arriva al top.

Vivere la pallanuoto dietro un video e provare a divulgarla … compito arduo, come ci riesci
Stare dietro ad un video e fare il commentatore tecnico è nato quasi per gioco, è un ruolo di grande responsabilità, perchè dietro le parole del telecronista e del commentatore
tecnico deve trasudare tutta la passione per cercare di arrivare alla gente a casa. Dobbiamo far capire determinate cose e trasmettere tutto l'amore folle (perchè siamo innamorati della pallanuoto) per appassionare il pubblico.
Spero sempre di trovare 5,6,10 persone che rimangano folgorate dalla pallanuoto

Arbitrare partite Under9 con la stessa disinvoltura con cui hai giocato grandi manifestazioni internazionali: quale è il tuo segreto.
Aver arbitrato mi ha dato un'ulteriore prova del fatto che, se hai passione ed amore per quello che fai, e cerchi di farlo al meglio hai buone possibilità di riuscirci.
Non avevo mai arbitrato in vita mia, ma quando Dante Saeli e Bruno Cufino mi hanno chiesto una mano non mi sono tirato indietro.
Ero nelle vesti di genitore, ma quando c'è da dare una mano e da rimboccarsi le maniche ci sono, sempre con i piedi per terra e con la possibilità di dare un contributo.
Devo dire la verità mi sono molto divertito cercando di fare tutto col sorriso cercando di essere molto didattico nell'arbitraggio.
A quella età un arbitro deve essere pedagogico e quello è sicuramente un valore aggiunto alla crescita fisica e psichica del giovane pallanuotista.
Il mio segreto è l'entusiasmo, fare le cose con dedizione, sorriso ed atteggiamento positivo come accade anche nel mio lavoro di avvocato a tempo pieno.
Mi diverto, mi applico e do tutto me stesso in tutte le cose che faccio.
Grazie mille è sempre un piacere condividere il nostro tempo e la nostra passione
Grazie a voi ed in bocca al lupo per tutto e complimenti per l'ottimo lavoro che state facendo

1 commento:

  1. Buongiorno grande campione. Ho letto tutto con grandissimo piacere, mi è entrato nel cuore. Sono un genitore e mio figlio ormai trentaduenne gioca ancora con il Plebiscito Padova. Fino all' anno scorso allenava i ragazzini e per qualche anno è venuto al WABAWABA. Bellissimo, veramente emozionante! r
    Ripeto ho sentito qualcosa nel profondo del cuore, molte grazie, tutto vero tanti saluti paolo

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