Cambiare: intr. (aus. essere). Diventare diverso da quello di prima, trasformarsi, passare da uno stato a un altro
La notte è molto lunga: la stanchezza si fa sentire, i miei muscoli schiacciano il materasso ma non riesco a prendere sonno, gli occhi sono fissi sul soffitto mentre la sveglia proietta l'ora...
Sono le 5.05 oppure oppure c'è scritto SOS?…
Mah!!!...
...ultimamente faccio fatica ad interpretare i segnali che mi manda l'universo...
Sbaglierò qualcosa? Devo cambiare?
Oppure devo percepire il mondo attorno a me per quello che è, non per quello che vorrei che fosse?
Tanta precarietà intorno a me, morale e professionale, mi fa isolare ancora di più; sono alla ricerca di nuovi equilibri e nuovi stimoli e devo necessariamente ripartire, fuggendo da polemiche, chiacchiere da bar e da quel mix di disgusto e rabbia che mi si ferma in gola "come un ovosodo col guscio e tutto che non va ne in su nè in giù".
Come detto devo ripartire da me:
dal nuovo logo, segno di discontinuità col passato,
dal mio numeroso gruppo di Under10 su cui lavorare con tutto me stesso,
da Pallanuotando con Hippo, quest'anno più ricco di emozioni e novità,
dalla squadra Under13 molto interessante su cui poter costruire un ottimo campionato,
dagli URSUS che si sono confrontati con me per decidere del loro futuro pallanuotistico
da tutti i miei atleti, a cui sono profondamente legato e
dall'Asilo dei Papà esperimento pallanuotistico/sociale perfettamente riuscito.
Chiudo con il consueto PENSIERO IN MUSICA un pochino sopra le righe ma rende l'idea.
M.B.
.... Sempre con te... ADP
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