Amo quello che faccio, amo circondarmi di persone positive che osservano il mondo con occhi diversi, che vedono in un problema un'opportunità, che percepiscono e si nutrono delle emozioni positive che ci fluttuano intorno.
Una due giorni di Pallanuotando con Hippo con 15 partite Under 11 all'interno dell'Akrosport Arena del Jem Fitness, mi hanno scaricato fisicamente ma riempito di adrenalina perchè so che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta: gioco, sport, divertimento, fair play, crescita personale e tecnica questi sono i nostri cardini e ne andiamo fieri.
I risultati del campo lasciano il tempo che trovano, ciò che rimane è la voglia di giocare, di far gol, di provare cose nuove in acqua, di somigliare ai campioni, di far gruppo e di essere in parte protagonisti di un mondo chiamato PALLANUOTO.
Questo, però, era anche il weekend in cui iniziavano i campionati Under 15, che ci vede protagonisti con due compagini, una nel girone d'elite (i 2004) e l'altra nel girone D. Non è stato un buon avvio dal punto di vista dei risultati, la Under 15 A ha perso 18-3 contro la corazzata Roma Vis Nova, soffrendo oltremodo il pressing e le ripartenze avversarie e creando ben poco in fase offensiva; la Under 15 B ha perso 9-3 contro l'Ede Nuoto, pagando un primo tempo
disastroso chiuso 5-1 giocando troppo larghi sulle fasce dispersi nell'oceano della vasca dello Zero9 e accettando il pressing avversario senza opporre troppa resistenza.
Spunti positivi ci sono stati, una buona circolazione di palla sull'uomo in più e la tenuta mentale e fisica dei più giovani ma il percorso per uscir da esta selva selvaggia e aspra e forte, è lungo e ha biogno dell'impegno e della dedizione di tutti gli interpreti.
Condivido con voi un PENSIERO IN MUSICA, che riecheggia nelle mie orecchie da qualche giorno: buona ascolto.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
(Pablo Neruda)
M.B.
Grande Mauro
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