martedì 8 maggio 2018

A TU PER TU CON DANIELE RUFFELLI



Unʼaltra intervista per il nostro blog. Andiamo a scomodare Daniele Ruffelli, coordinatore tecnico delle giovanili della Roma Vis Nova:
Ciao Daniele, prima di cominciare è dʼobbligo una breve presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite hai passato sul bordo vasca. 
Ciao Mauro, credo di potermi definire un appassionato di pallanuoto. Al momento ricopro il ruolo di coordinatore tecnico del settore giovanile della Roma Vis Nova ma principalmente faccio lʼistruttore per le categorie under13 eunder15. Mi piace lʼidea di insegnare a giocare e lavorare sui fondamentali. Ho ricevuto tanto da questo sport e penso sia giusto dare qualcosa a mia volta. Credo di poterlo fare attraverso lʼinsegnamento. Ho trascorso una parte consistente della mia vita in piscina faticando e divertendomi ma senza tralasciare un altro mio grande interesse che è lo studio del diritto. È tuttʼora così è mi sento fortunato.
 
Come sei venuto in contatto con lʼAkrosport Roma Pallanuoto?
La conoscenza pluriennale con Mauro ha fatto sì che, una volta rientrato a Roma, potessimo confrontarci con le nostre rispettive squadre nei tanti tornei ed eventi che è solito organizzare presso il bellissimo impianto in cui lavora. È così che ho conosciuto la realtà dellʼAkrosport.

Lʼimportanza del lavoro nei settori giovanili e come si organizza.
Dovendo fare una valutazione attuale e generale credo che lʼimportanza che hanno i settori giovanili sia decisamente bassa. Diversi fattori mi portano a pensare in tal modo. Dallʼetà media dei giocatori di serie A che si è alzata ai tecnici a cui le società affidano il proprio settore giovanile (spesso giocatori fuori sede per corrispondergli un rimborso leggermente più alto), dagli spazi insufficienti messi a disposizione al numero esiguo di partite di campionato che giocano. Può darsi che in futuro verrà data una maggiore importanza alle giovanili,così come è avvenuto in passato. Per ora non è così. Una buona organizzazione di questo settore allʼinterno delle società deve partire da un lavoro coordinato tra i tecnici. Una linea comune dettata dalla società dalla quale i tecnici, pur mantenendo la propria autonomia didattica, non devono distaccarsi.

Quali sono i valori che condividi con lʼAkrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani, e quali dovrebbero essere quelli che devono avere i tuoi atleti?

Metto al primo posto il rispetto, che deve essere verso se stessi, verso i compagni, verso i tecnici e verso gli arbitri. Ma credo che siano valori universalmente condivisibili e non ad appannaggio solo di alcuni.

Come deve essere lʼapproccio dellʼallenatore con le leve più giovani che sono proiettate verso la Serie A?
Ritengo innanzitutto che non si debbano illudere i ragazzi. Infatti a livello giovanile le cose cambiano in fretta. Chi è bravo oggi non è detto che lo sarà domani e viceversa. È poi necessario trasmettere ai ragazzi lʼattitudine al lavoro affinché, qualora dovessero approdare nellʼalto livello, non si trovino in difficoltà. Purtroppo qualità e voglia di lavorare spesso non vanno dʼaccordo. È in questi casi che il tecnico può fare la differenza.

Ed infine: i risultati del settore giovanile della Roma Vis Nova sono sotto gli occhi di tutti qual è il segreto? 
La nostra linea prevede di concentrare il lavoro su pochi aspetti con lʼobiettivo di fare bene i fondamentali che proponiamo. Dalla molteplicità di errori che rileviamo cerchiamo di estrapolare quei pochi che sono scatenanti degli altri e ci concentriamo sulla correzione di questi. I nostri allenamenti sono aperti e diversi ragazzi ci chiedono di poterli seguire. Questo ci fa piacere e ci fa credere di poter dare un piccolo contributo alla crescita del nostro sport. 

Grazie mille è sempre un piacere condividere il nostro tempo e la nostra passione

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