Unʼaltra intervista per il nostro blog. Andiamo a scomodare Daniele Ruffelli, coordinatore tecnico delle giovanili della Roma Vis Nova:
Ciao Daniele, prima di cominciare è dʼobbligo una breve presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite hai passato sul bordo vasca.
Ciao Mauro, credo
di potermi definire un appassionato di pallanuoto. Al momento ricopro il ruolo di
coordinatore tecnico del settore giovanile della Roma Vis Nova ma principalmente
faccio lʼistruttore per le categorie
under13 eunder15. Mi piace lʼidea di insegnare a giocare e lavorare
sui fondamentali. Ho ricevuto tanto da questo sport e penso sia giusto dare qualcosa
a mia volta. Credo di poterlo fare attraverso lʼinsegnamento. Ho trascorso una parte consistente
della mia vita in piscina faticando e divertendomi ma senza tralasciare un altro
mio grande interesse che è lo studio del diritto. È tuttʼora così è mi sento fortunato.
Come sei venuto in contatto con lʼAkrosport Roma Pallanuoto?
La conoscenza pluriennale con Mauro ha fatto sì che, una volta
rientrato a Roma, potessimo confrontarci con le nostre rispettive squadre nei tanti
tornei ed eventi che è solito organizzare presso il bellissimo impianto in cui lavora.
È così che ho conosciuto la realtà dellʼAkrosport.
Lʼimportanza del lavoro nei
settori giovanili e come si organizza.
Dovendo fare una valutazione attuale e generale credo che lʼimportanza che hanno i settori giovanili sia decisamente
bassa. Diversi fattori mi portano a pensare in tal modo. Dallʼetà media dei giocatori di serie A che si è alzata ai
tecnici a cui le società affidano il proprio settore giovanile (spesso giocatori
fuori sede per corrispondergli un rimborso leggermente più alto), dagli spazi
insufficienti messi a disposizione al numero esiguo di partite di campionato
che giocano. Può darsi che in futuro verrà data una maggiore importanza alle
giovanili,così come è avvenuto in passato. Per ora non è così. Una buona organizzazione
di questo settore allʼinterno delle società deve partire
da un lavoro coordinato tra i tecnici. Una linea comune dettata dalla società dalla
quale i tecnici, pur mantenendo la propria autonomia didattica, non devono distaccarsi.
Quali sono i valori che condividi con lʼAkrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani,
e quali dovrebbero essere quelli che devono avere i tuoi atleti?
Metto al primo posto il rispetto, che deve essere verso se
stessi, verso i compagni, verso i tecnici e verso gli arbitri. Ma credo che siano
valori universalmente condivisibili e non ad appannaggio solo di alcuni.
Come deve essere lʼapproccio
dellʼallenatore con le leve più giovani che sono proiettate
verso la Serie A?
Ritengo innanzitutto che non si debbano illudere i ragazzi. Infatti
a livello giovanile le cose cambiano in fretta. Chi è bravo oggi non è detto
che lo sarà domani e viceversa. È poi necessario trasmettere ai ragazzi lʼattitudine al lavoro affinché, qualora dovessero approdare
nellʼalto livello, non si trovino in difficoltà.
Purtroppo qualità e voglia di lavorare spesso non vanno dʼaccordo. È in questi casi che il tecnico può fare la
differenza.
Ed infine: i risultati del settore giovanile della Roma Vis
Nova sono sotto gli occhi di tutti qual è il segreto?
La nostra linea prevede
di concentrare il lavoro su pochi aspetti con lʼobiettivo di fare bene i fondamentali che proponiamo.
Dalla molteplicità di errori che rileviamo cerchiamo di estrapolare quei pochi
che sono scatenanti degli altri e ci concentriamo sulla correzione di questi. I
nostri allenamenti sono aperti e diversi ragazzi ci chiedono di poterli
seguire. Questo ci fa piacere e ci fa credere di poter dare un piccolo
contributo alla crescita del nostro sport.
Grazie mille è sempre un piacere
condividere il nostro tempo e la nostra passione
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