mercoledì 28 febbraio 2018

A TU PER TU CON ANDREA CALDERONE



Proseguono le nostre interviste andando a scomodare un grande amico dell’Akrosport Roma Pallanuoto, Andrea Calderone tecnico e presidente dell’Athlon Roma

Ciao Andrea, prima di cominciare è d’obbligo una breve  presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite hai passato sul bordo vasca.
Sono il Presidente della società sportiva Athlon Roma e responsabile tecnico della categoria under 15 Nazionale. Mi occupo inoltre della direzione sportiva del centro sportivo Athlon, dove sono cresciuto sportivamente e professionalmente grazie al mio maestro Gianni Orsini. Ho collaborato come tecnico dei settori giovanili per diverse società laziali: Vis Nova, Roma Pallanuoto, Roma 2007, Black Sharks, Roma nuoto e Roma Waterpolo. Sono docente e collaboratore del Prof. Nicola Izzo presso l’Università di Scienze Motorie del  Foro Italico di Roma, per la cattedra di sport natatori, nell’ attività formativa di Pallanuoto.

Come sei venuto in contatto con l’Akrosport Roma Pallanuoto
Ho avuto il piacere di incontrare Mauro qualche anno fa durante un camp estivo, fin da subito è nata una simpatia e un’amicizia che rimane tutt’ora. Il primo contatto a bordo
vasca, prima da “avversario”, poi da collaboratore. Fin da subito si è creata una bella sinergia tra le nostre società, sono stati anni importanti che ci hanno migliorato umanamente e tecnicamente oltre ad averci regalato belle soddisfazioni sportive.

L’importanza del lavoro nel settore giovanile nella creazione di atleti di alto livello
Da sempre, per scelta, mi sono dedicato all’attività giovanile. Credo fermamente che per formare atleti di alto livello sia necessario rispettare tutte le tappe di crescita, lavorando con passione ed entusiasmo  in età evolutiva  a partire dall’avviamento  di base con l’istruzione dei primi fondamentali, per arrivare poi allo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali e all’insegnamento della tecnica individuale in età preadolescenziale e successivamente  alle situazioni di tattica e l’inserimento di  stimoli allenanti in età adolescenziale. Ritengo paradossalmente l’attività
giovanile di uno sport di squadra un’attività individuale, dove l’allenatore ha il dovere di  assistere il talento, che di suo ha già capacità innate, e il compito al tempo stesso di allenare e preparare gli individui del gruppo  dando loro tutti  gli strumenti  necessari per poter rispondere con efficacia alle diverse situazioni di gioco e accrescere il più possibile il loro bagaglio di conoscenze ed esperienze.  Queste credo siano le priorità di chi lavora con i giovani. Bisogna darsi obiettivi a medio lungo termine quando si lavora con i giovani, vanno rispettate le loro fasi di crescita ponendo loro le giuste aspettative,  ci sono inoltre una serie di fattori indispensabili per  ottenere un risultato di qualità: condizioni di allenamento favorevoli messe a disposizione da parte della società, tecnici specializzati in diverse categorie, disponibilità al lavoro da parte degli atleti e contributi economici da parte delle famiglie. 
Una società che fa una scelta responsabile e sostenibile per il proprio futuro investe risorse ed energie sul settore giovanile pianificando e  strutturando percorsi di crescita affini alle caratteristiche degli atleti affidandoli a tecnici  competenti. 

Quali sono i valori che condividi con  l’Akrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani, e quali dovrebbero essere  quelli che devono avere i tuoi atleti
L’Akrosport Roma Pallanuoto crede nella promozione della pallanuoto e nell’attività giovanile,  per questo condivido pienamente la loro mission essendoci tra l’altro molte affinità nel nostro modo di proporre la pallanuoto. Mauro, come me del resto, crede nell’Educazione allo sport come primo passo per la formazione dell’atleta e lo fa trasmettendo passione, spirito di sacrificio e disponibilità al lavoro individuale. 

Come cambia l’approccio dell’allenatore con le leve più giovani quando entrano nel gruppo della prima squadra
Solitamente un atleta che è inserito in un contesto di prima squadra ha già raggiunto un livello di maturità tale per cui il rapporto con l’allenatore, basato sul rispetto reciproco e la stima nei confronti dello stesso, non si va a incrinare. Anzi, personalmente mi sono relazionato meglio e lavoravo con atleti altamente motivati  con un livello di autostima e consapevolezza dei propri  mezzi  maggiore rispetto a prima. 

Il passaggio dal bordovasca ad una gestione di una società a 360°, cosa cambia e quali sono le affinità.
La differenza è notevole, soprattutto perché cambiano le responsabilità e gli obiettivi sportivi. Prima mi occupavo esclusivamente di pallanuoto, avevo una visione più specifica ma molto chiusa e finalizzata a ciò che seguivo direttamente.  Occupandomi  oggi di organizzazione, gestione e sviluppo ho una visione più generale, non solo tecnica e agonistica, il che mi porta a diversificare il mio lavoro rendendolo molto più dinamico. Le sfide sportive mi hanno sicuramente aiutato in questo percorso manageriale ricco di insidie e di interlocutori poco professionali a volte. Il risultato gratificante è che dal 2016 ad oggi Athlon Roma SSD  conta più di 200 tesserati per le discipline di Nuoto, Pallanuoto, Sincronizzato e Master. Questo risultato è frutto di un grande lavoro di squadra portato avanti dal management e dai miei collaboratori. Anche in questo caso, come nella pallanuoto e nello sport, la formazione della squadra  è stata la chiave del nostro successo.


Grazie mille è sempre un piacere condividere il nostro tempo e la nostra passione

Nessun commento:

Posta un commento