Proseguono le nostre interviste
andando a scomodare un grande amico dell’Akrosport Roma Pallanuoto, Andrea
Calderone tecnico e presidente dell’Athlon Roma
Ciao
Andrea, prima di cominciare è d’obbligo una breve presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al
momento e quante vite hai passato sul bordo vasca.
Sono
il Presidente della società sportiva Athlon Roma e responsabile tecnico della
categoria under 15 Nazionale. Mi occupo inoltre della direzione sportiva del
centro sportivo Athlon, dove sono cresciuto sportivamente e professionalmente
grazie al mio maestro Gianni Orsini. Ho collaborato come tecnico dei settori
giovanili per diverse società laziali: Vis Nova, Roma Pallanuoto, Roma 2007,
Black Sharks, Roma nuoto e Roma Waterpolo. Sono docente e collaboratore del
Prof. Nicola Izzo presso l’Università di Scienze Motorie del Foro Italico di Roma, per la cattedra di
sport natatori, nell’ attività formativa di Pallanuoto.
Come
sei venuto in contatto con l’Akrosport Roma Pallanuoto
Ho
avuto il piacere di incontrare Mauro qualche anno fa durante un camp estivo,
fin da subito è nata una simpatia e un’amicizia che rimane tutt’ora. Il primo
contatto a bordo
vasca, prima da “avversario”, poi da collaboratore. Fin da
subito si è creata una bella sinergia tra le nostre società, sono stati anni importanti che ci hanno
migliorato umanamente e tecnicamente oltre ad averci regalato belle
soddisfazioni sportive.
L’importanza
del lavoro nel settore giovanile nella creazione di atleti di alto livello
Da
sempre, per scelta, mi sono dedicato all’attività giovanile. Credo fermamente
che per formare atleti di alto livello sia necessario rispettare tutte le tappe
di crescita, lavorando con passione ed entusiasmo in età evolutiva a partire dall’avviamento di base con l’istruzione dei primi fondamentali, per arrivare poi allo sviluppo delle
capacità coordinative e condizionali e all’insegnamento della tecnica
individuale in età preadolescenziale e successivamente alle situazioni di tattica e l’inserimento
di stimoli allenanti in età
adolescenziale. Ritengo paradossalmente l’attività
giovanile di uno sport di
squadra un’attività individuale, dove l’allenatore ha il dovere di assistere il talento, che di suo ha già
capacità innate, e il compito al tempo stesso di allenare e preparare gli
individui del gruppo dando loro tutti gli strumenti
necessari per poter rispondere con efficacia alle diverse situazioni di
gioco e accrescere il più possibile il loro bagaglio di conoscenze ed
esperienze. Queste credo siano le
priorità di chi lavora con i giovani. Bisogna darsi obiettivi a medio lungo
termine quando si lavora con i giovani, vanno rispettate le loro fasi di
crescita ponendo loro le giuste aspettative, ci sono inoltre una serie di fattori
indispensabili per ottenere un risultato
di qualità: condizioni di allenamento favorevoli messe a disposizione da parte
della società, tecnici specializzati in diverse categorie, disponibilità al lavoro
da parte degli atleti e contributi economici da parte delle famiglie. Una società che fa una scelta responsabile e sostenibile per il proprio futuro investe risorse ed energie sul settore giovanile pianificando e strutturando percorsi di crescita affini alle caratteristiche degli atleti affidandoli a tecnici competenti.
Quali
sono i valori che condividi con
l’Akrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani, e quali
dovrebbero essere quelli che devono
avere i tuoi atleti
L’Akrosport
Roma Pallanuoto crede nella promozione della pallanuoto e nell’attività giovanile, per questo condivido pienamente la loro
mission essendoci tra l’altro molte affinità nel nostro modo di proporre la
pallanuoto. Mauro, come me del resto, crede nell’Educazione allo sport come
primo passo per la formazione dell’atleta e lo fa trasmettendo passione,
spirito di sacrificio e disponibilità al lavoro individuale.
Come
cambia l’approccio dell’allenatore con le leve più giovani quando entrano nel
gruppo della prima squadra
Solitamente
un atleta che è inserito in un contesto di prima squadra ha già raggiunto un
livello di maturità tale per cui il rapporto con l’allenatore, basato sul
rispetto reciproco e la stima nei confronti dello stesso, non si va a
incrinare. Anzi, personalmente mi sono relazionato meglio e lavoravo con atleti
altamente motivati con un livello di
autostima e consapevolezza dei propri
mezzi maggiore rispetto a prima.
Il
passaggio dal bordovasca ad una gestione di una società a 360°, cosa cambia e
quali sono le affinità.
La
differenza è notevole, soprattutto perché cambiano le responsabilità e gli
obiettivi sportivi. Prima mi occupavo esclusivamente di pallanuoto, avevo una
visione più specifica ma molto chiusa e finalizzata a ciò che seguivo
direttamente. Occupandomi oggi di organizzazione, gestione e sviluppo
ho una visione più generale, non solo tecnica e agonistica, il che mi porta a
diversificare il mio lavoro rendendolo molto più dinamico. Le sfide sportive mi
hanno sicuramente aiutato in questo percorso manageriale ricco di insidie e di
interlocutori poco professionali a volte. Il risultato gratificante è che dal
2016 ad oggi Athlon Roma SSD conta più
di 200 tesserati per le discipline di Nuoto, Pallanuoto, Sincronizzato e
Master. Questo risultato è frutto di un grande lavoro di squadra portato avanti
dal management e dai miei collaboratori. Anche in questo caso, come nella
pallanuoto e nello sport, la formazione della squadra è stata la chiave del nostro successo.
Grazie
mille è sempre un piacere condividere il nostro tempo e la nostra passione
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