Oggi
incontriamo un fratello dell’Akrosport Roma Pallanuoto, Emanuele
Tincani
Ciao
Emanuele, prima di cominciare è d’obbligo una breve
presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite
hai passato sul bordo vasca.
Il mio
ruolo principale è allenatore di pallanuoto, questa è stata la mia
scelta di vita, una scelta di vita rischiosa ma alla quale non riesco
a rinunciare, il mio sogno è rappresentato nel vivere il mondo
acquatico a 360 gradi e proprio per questo non mi sono mai tirato
indietro a occupare qualsiasi mansione dove viene richiesta, in più
sono riuscito a ricavarci un altro piccolo mondo RAPPRESENTATO DAL
TEAM ASIA NUOTO questo nome da chi mi conosce è stato preso da mia
figlia . . . Da
quando sono piccolo vivo questo mondo, nato e cresciuto in acqua,
dalla scuola nuoto passai all'agonismo e dall'agonismo alla
pallanuoto prima come giocatore poi come allenatore e giocatore ed
ora solo allenatore...
Come
sei venuto in contatto con l’Akrosport Roma Pallanuoto
Con Akrosport Roma sono venuto a contatto per la prima volta in una
partita under 15, nacque subito una grande simpatia e stima, ma
quello che mi colpi tantissimo furono le parole del mister Mauro nei
confronti di alcuni atleti che avevo formato in particolare del
centroboa, tanto è vero che nella partita di ritorno preparò una
vera gabbia intorno al mio giocatore, vinsero di 1 ma passammo noi
alle fasi finali... li ricevetti una grande risposta dalla squadra
avversaria e capii immediatamente dove dovevo lavorare... li fui
io a fargli solo complimenti, meritati...
Quale
importanza ha il rapporto umano nella crescita dei giovani atleti
Il rapporto umano con gli atleti per me rimane un passo fondamentale
in questo momento dove i ragazzi a mio avviso sono più fragili
mentalmente forse dovuto dal fatto che noi genitori proteggiamo e
aiutiamo troppo i nostri figli, cerchiamo di spianargli la strada in
modo tale che affrontino la strada da percorrere più facilmente e
invece facendo cosi costruiamo menti che non sono disposte al
sacrificio, all'attenzione ma sopratutto menti non pronte alla
critica costruttiva... un ragazzo deve vivere la sua pallanuoto da
solo e l'allenatore deve essere in grado di tirare fuori il meglio
in ogni singolo atleta, noi siamo dei formatori, quindi i ragazzi
devono devono essere formati fisicamente atleticamente e mentalmente
dopo può arrivare la vittoria... purtroppo molte persone non
capiscono che noi dobbiamo formare dei futuri pallanuotisti tutto
invece è finalizzato alla vittoria, qui forse c'è l'errore più
grande ma questo è un discorso troppo ampio da spiegare... ogni
fascia di età ha il suo obiettivo...
Come
vivi il doppio ruolo di allenatore delle giovanili e giocatore; qual
è il rapporto col tuo allenatore
Diciamo che il ruolo da allenatore delle giovanili e da giocatore in
prima squadra non è facile... proprio perché la priorità a
discapito mio l'hanno avuta sempre i ragazzi e quindi purtroppo
spesso ho dovuto rinunciare a giocare, ho dovuto rinunciare anche ad
allenarmi e proprio per questo motivo sto per terminare la mia
carriera . . . sto in panchina con i ragazzi soffro insieme a loro, a
volte vorrei buttarmi in acqua per dargli una mano, ma so che non
posso farlo, devono vivere la loro pallanuoto, cerco di stargli
sempre vicino, cerco sempre di motivarli e quando segnano o fanno
quello che gli chiedo mi vengono ancora i brividi ed esulto insieme
a loro... E' più forte di me non riesco a non farlo . . . Il
mio rapporto con l'allenatore? Solo questione di fiducia . . . nella
vita ho sempre cercato di conquistarmi il posto e di essere
insostituibile... odiavo la panchina è impazzivo anche se venivo
sostituito per 2 minuti... poi con il tempo e con le problematiche
della mia vita non sono più riuscito ad allenarmi come volevo, ma
la testa quando entro in acqua è sempre quella, la solita, cerco
sempre di dare il massimo, di aiutare la squadra è di ricambiare la
fiducia del mister
Quali
sono i valori che condividi con l’Akrosport Roma Pallanuoto e
Mister Mauro Baronciani, e quali dovrebbero essere quelli che
devono avere i tuoi atleti
I
valori che condivido con Akrosport Roma e il grande mister Mauro
sicuramente la lealtà e l'obiettivita' sportiva, ma sopratutto penso
quello che ci unisce è l'amore che nutriamo nei confronti di questo
sport, la voglia di fare bene, di migliorarci nonostante le
difficoltà che un allenatore può incontrare nel fare questo tipo di
lavoro, vogliamo fare sempre bene per il bene dei ragazzi...
sicuramente facciamo parte di quei tecnici che non ci capiscono nulla
di pallanuoto ma che ogni anno regalano fior di giovani pronti per
fare il passo più importante nelle società considerate giustamente
d'elite.. forse ci manca quel gradino a noi per metterci in luce come
dovrebbero essere ma conoscendo questo mondo ci affidiamo a strutture
stabili che rispetta chi ci lavora... per esempio io ho avuto e ho la
fortuna di lavorare PRESSO LA SOCIETÀ SPORTIVA TIME OUT CHE
NONOSTANTE LE PROBLEMATICHE CHE OGNI STRUTTURA PUÒ AVERE NON HA MAI
PECCATO NEI NOSTRI CONFRONTI E PROPRIO PER QUESTO SONO 7 ANNI CHE NON
MI MUOVO DA QUI, PERCHÉ NONOSTANTE TUTTO SONO RIUSCITO CON LO SPAZIO
A DISPOSIZIONE A COSTRUIRMI QUELLA REALTÀ CHE SPERAVO, DOVE POTEVO
SBAGLIARE E FARE BENE A MODO MIO CERCANDO SEMPRE DI DARE IL
MASSIMO... A LIVELLO REGIONALE È UNA DELLE MOGLIORI.. LA NOSTRA
FORZA È STATA SEMPRE QUELLA DI LAVORARE IN SIMBIOSI CON ONESTÀ E
RISPETTO CON IL MIO GRANDE COLLEGA ALBERTO NUNZI E PROSEGUIRE UN
OTTIMO LAVORO CHE CI HA CONSEGNATO TRA LE MANI UNA PERSONA CHE
PREFERISCO NON CITARE...
Come
vivi il distacco dai tuoi atleti verso squadre più prestigiose
Il distacco con i miei atleti che vanno in squadre più prestigiose,
prima lo vivemo male ma li ho, anzi li abbiamo sempre lasciati liberi
di scegliere lasciando sempre una porta aperta a loro che partivano
per una esperienza importante, ora invece ne vado orgoglioso perché
con il tempo ho capito che la mia società ha trovato il suo
equilibrio e preferisce

rimanere un'ottima scuola a livello
regionale.. oggi mi ritrovo tanti ragazzi che potrebbero lasciarci
finito gli under 13, quello che ho ottenuto in questi ultimi anni è
veramente straordinario dove i risultati sono venuto a mancare ma
sono riuscito a tirare su veramente tanti piccoli pallanuotisti...
spesso il distacco è più difficile da parte dell'atleta perché
forse un rapporto come lo hanno con me non lo troveranno altrove
magari in maniera differente, ma la mia forza è stata sempre di
costruire un rapporto dove io sarei pronto a dare tutto per loro, e
loro farebbero altrettanto con me . . . Mi
sarebbe piaciuto tanto proseguire il lavoro a livello nazionale ma
per il momento dovrò guardarli con orgoglio mentre giocano in altre
squadre... chi in serie a chi in b chi in serie c è qualcuno in
nazionale... di una cosa ne sono certo che fra un anno forse i miei
2004 2005 2006 me li porteranno tutti via e li giustamente la società
dovrà licenziarmi... hahahahahq.. rimane poi il lavoro più duro,
quello per cui non dobbiamo mai abbasare la guardia, il lavoro con i
ragazzi che decidono di rimanere, perché anche loro portano in giro
la bandiera del TIME OUT..
Grazie
mille è sempre un piacere condividere il nostro tempo e la nostra
passione
M.B.
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