
Continuiamo le nostre interviste andando a scomodare un maestro nonchè carissimo amico dell’Akrosport Roma Pallanuoto, Bruno Cufino
Ciao Bruno, prima di cominciare è d’obbligo una breve presentazione: chi sei, che ruolo svolgi al momento e quante vite hai passato sul bordo vasca.
Con ordine.

Come sei venuto in contatto con l’Akrosport Roma Pallanuoto
Sono venuto a conoscenza dell’Akrosport Roma in occasione degli Haba Waba festival, a cui questo club capitolino partecipa sistematicamente da anni con grande passione.
Quale importanza ha Habawaba nella crescita dei giovani atleti e degli allenatori
L’Haba Waba, giunta al decimo anno, ha avuto il grande merito di far crescere in maniera esponenziale i praticanti della pallanuoto, avvicinandoli a questo gioco già all’età di 7/8 anni, cosa fino a qualche anno fa impensabile. Questo ci ha permesso in parte di ritagliarci una fetta importante di pubblico praticante tra gli
altri sport di squadra che storicamente iniziano prima le loro attività (calcio, Basket, pallavolo su tutti…).

formazione interiore. Questo genere di atteggiamenti e comportamenti contraddicono non solo gli aspetti legati alle tappe di crescita sportiva dei bambini (sarebbe il minimo), ma, cosa di gravità assoluta, quelli legati alle tappe di crescita umana, psichica e fisica sancite dalla scienza. Questo rischia di vanificare tutto, addirittura di mettere in forse l’utilità stessa dell’HabaWaba che viene vista come una vera e propria manifestazione dove l’aspetto agonistico è prioritario. E’ allo studio della nostra associazione, se non si dovesse invertire questa tendenza, trovare gli accorgimenti adatti per selezionare a monte le squadre partecipanti, sulla base dei comportamenti di chi le guida (non già degli incolpevoli bambini), perché non è pensabile trasformare un’attività gioiosa che serve ad avvicinare alla pallanuoto ed ai valori di cui è portavoce in una manifestazione dall’esasperato contenuto agonistico.
Quali sono i valori che condividi con l’Akrosport Roma Pallanuoto e Mister Mauro Baronciani, e quali dovrebbero essere quelli che devono avere i tuoi atleti
In questi anni riconosco all’Akrosport di aver saputo perfettamente interpretare la mission dell’haba Waba, anche quando qualche disfunzione organizzativa ha finito per danneggiarli, e questo fa loro onore.
Come deve essere l’approccio dell’allenatore con le leve più giovani, e come cambia nel corso del tempo
L’allenatore delle squadre giovanili ha il compito di preparare i ragazzi per l’alto livello, e qui siamo oltre l’Haba Waba. Crescendo, superata la fase indispensabilmente solo ludica, la pallanuoto comincia a chiedere sempre maggiori regole, tanto più semplici da accettare per i giovani atleti, quanto è maggiore è stata per loro la comprensione dei valori sani dello sport e del fair play attraverso i primi passi che hanno mosso (habaWaba appunto).


Che differenze ci sono tra allenatore giovaile e di una prima squadra
L’allenatore di una prima squadra, a mio modo di vedere, deve avere conoscenze e competenze per sovraintendere a tutto il sistema del club o della squadra nazionale di cui è responsabile. Indirizzare guidare e far si che vengano rispettate tutte le tappe di crescita nella produzione degli atleti, di cui dovrà disporre una volta maturati a far sì che venga mantenuta una linea, uno stile ed una precisa distribuzione di ruoli e il loro assoluto rispetto. E questo forse è l’aspetto più complesso ed oneroso del suo lavoro, dovendo lavorare a 360 gradi sul sistema. Contemporaneamente dovrà dedicarsi agli aspetti più specificatamente tattici e di organizzazione del gioco, sfruttando al meglio la qualità dei giocatori che possiede, e nascondendone i difetti.
Concludo dicendo che quello dell’allenatore è un mestiere complesso che non va mai improvvisato, e che non esistono soluzioni per tutto e sopratutto non sono mai le stesse.
Ma una cosa solo è certa: nulla è gestibile senza rispetto di regole
Vi ringrazio caramente per l’opportunità e in bocca al lupo
Bruno
Ma una cosa solo è certa: nulla è gestibile senza rispetto di regole
Vi ringrazio caramente per l’opportunità e in bocca al lupo
Bruno
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