sabato 7 gennaio 2017

AVVIAMENTO ATTIVITA' AGONISTICA DEL NUOTO

Continuano i nostri articoli sul mondo del nuoto, una volta terminato l'iter della scuola nuoto i nostri piccoli si affacciano alle prime attività agonistiche.
In questo articolo il nostro Stefano Bonanni, allenatore di nuoto da oltre 30 anni ci illustra questo passaggio:


Nell'affrontare il delicato compito di articolare un corretto percorso tecnico ed educativo per i giovani atleti, nell'avviamento all'attiva' agonistica di vertice, dovremmo necessariamente considerare alcuni aspetti di carattere morale e pedagogico, rispettando alcune condizioni fisiologiche e psicologiche, prima di articolare mezzi e metodi nella costruzione del modello di allenamento.

Il giovane atleta risente fortemente di influenze e pressioni esterne, pressioni date dal contesto sociale, dal fatto di sentirsi gratificato nell'essere e fare ciò che gli altri si aspettano. Si adatta bene e presto, si costruisce schemi motori specifici ( abilità acquatiche ) con una grande facilità non rispettando il proprio patrimonio genetico e la mancanza di una crescita e maturazione nell'ambito acquatico.
Basti pensare all'altezza, al peso, alla massa corporea, al rapporto peso e potenza, all'attrito, ai sistemi di produzione dell'energia, ecc........ questa è l'origine di tanti problemi legati alla barriera della prestazione che si riscontrano in moltissimi casi alla fine dello sviluppo.
È molto forte nel giovane atleta il rapporto motivazione/risultato, è un futile o momentaneo motivo che sposta leggermente uno dei due fattori, spesso influenza estremamente l'altro.

Se è il risultato, è il solo valore assoluto che determina il valore dell'atleta, un atleta, indipendentemente dal percorso, dall'età e dallo sviluppo, che non ha buoni risultati, risulta per l'ambiente un mediocre. 
È un 'equazione, tanto assurda quanto pericolosa espressa e interpretata soprattutto dai genitori, ma spesso anche da altre figure di riferimento che si fanno coinvolgere da un fanatismo da risultato.

Se invece il risultato è, come dovrebbe, un risultato di percorso adeguato alla struttura e alla maturazione, all'impegno e allo sviluppo,se è una misurazione allora il processo educativo/pedagogico si completa attraverso gli stimoli allenanti per fornire tutto ciò che al giovane atleta serve per una completa maturazione
S.B. 

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