Domanda interessante, da cui
voglio partire per analizzare le partite degli ultimi giorni e la nostra
situazione in generale.
Sabato abbiamo affrontato nell’Akrosport Arena del Jem Fitness la
Lazio Nuoto nati 2005: ottima gara, a
tratti senza storia, anche grazie alla presenza di Christian, Dario e Francesco
dello Zero9 che hanno impreziosito la prova dei nostri. L’unione fa la forza ed
onestamente questi ragazzi in acqua si trovano come se giocassero insieme da
sempre. E’ bello, devo essere onesto, vincere bene e dare spettacolo, è veramente
bello anche se sono consapevole che non tutto è frutto del mio lavoro (chiudo gli occhi e già mi vedo volteggiare
su un trapezio!!).
Mi ritengo una persona, prima che
un tecnico, equilibrata nei giudizi (magari un pizzichino permalosa) e pronto a
sacrificare sull’altare della crescita dei miei atleti la mia voglia di vittorie:
lascio liberi i miei ragazzi di decidere il proprio futuro e di costruirselo
bracciata dopo bracciata: così la penso e così difendo la mia idea nel tempo: vadano
ovunque l’importante è che si realizzino (ma
mi sento comunque un nano!)
Questo mi porta alla gara di oggi
dell’Under 13 contro l’Alma Nuoto, 3 assenze importanti ed il piccolo Jari
(altro classe 2006) unico cambio in panchina a dare fiato ai compagni: partita
di cuore e gran gioco persa si per 10 - 6,
ma con la pelle venduta a caro prezzo. Tatticamente, tranne qualche distrazione
di troppo, molto bene: difesa buona, scalate, raddoppi sul centro; davanti
abbiamo sofferto un po’ più del dovuto il pressing a tutto campo degli
avversari, ma abbiamo concluso tanto ed impegnato il portiere avversario,
magari con un po’ di ordine in più avremmo segnato anche più gol.
Purtroppo è da tanto tempo che almeno qui a Roma, si pensa ognuno al proprio orticello senza collaborare (ed è per questo che non si vincono più scudetti giovanili) mentre le squadre ”grandi” diventano sempre più "grandi" e le piccole arrancano sempre di più…
L’Under 17, contro l’Ede Nuoto
perde sonoramente col punteggio di 15-2 giocando una gara sottotono, fin
troppo, siamo al paradosso che i '99 e i 2000 giocano meglio con l'under 20 che
con la loro categoria, un bandolo della matassa sempre più inestricabile. Buona
la difesa sull’uomo in meno, ma ancora troppo da lavorare.
Chiudo col mio solito spunto di PENSIERO IN MUSICA
"VINCERAI SE LO VUOI, MA NON FARTI FREGARE GLI ANNI TUOI"
RENATO ZERO
M.B.
Nessun commento:
Posta un commento