martedì 9 febbraio 2016

... NON SEMPRE SI RIDE...

Ci sono giorni in cui dopo le partite vado a dormire tranquillo e rilassato e giorni in cui non riesco proprio a farmene una ragione: mi giro e rigiro provando a capire cosa si poteva fare meglio.


Sabato, se non fosse stato per il capitombolo che ho fatto in acqua (che ha portato con sè anche il telefono e tutte le foto ed i video) è stata una buona giornata:
l'amichevole alla Siesta è andata bene:
Kristian e Damiano sugli scudi in fase offensiva e Davide, Christian e Michael a far legna in difesa hanno reso facile una partita che poteva essere insidiosa.

Domenica sono scese in acqua sia l'Under 13, in casa contro la prima della classe Waterpolis, che l'Under 17 Nazionale contro la Roma Waterpolo: entrambe le gare non sono andate bene.
L'Under 17 ha giocato una gara sottotono, indipendentemente dalle assenze pesanti di Alessandro Penco ed Andrea Volpa, l' 11-1 finale è il risultato delle fragilità difensive manifestatisi in acqua: si può e si deve fare meglio.
Alle Cupole, l'Under 13 contro Waterpolis,
dopo un primo tempo molto ben giocato (2-3 risultato alla fine del primo parziale) sia in attacco che in difesa, i ragazzi hanno un po' mollato sotto il piano del carattere finendo per perdere 17-3; le assenze si sono fatte sentire, ma come sopra si può e si deve fare meglio.

"... i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire".
Tony D'Amato (Al Pacino)

Sono proprio i centimetri che ci sono mancati, ma non in altezza, né in partita bensì in allenamento giorno dopo giorno.
Finché tutti noi (chiaramente IO per primo) non ci guarderemo allo specchio alla fine di ogni seduta di allenamento e saremo soddisfatti di ciò che abbiamo prodotto, ho paura che faremo tanta fatica ad emergere.

Come al solito un piccolo pensiero

M.B.

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