Per me è sempre difficile commentare le mie partite, senza cadere nella retorica e senza notare con grande amarezza che è sempre più difficile unire un bel gioco a veri valori sportivi.
Quest'anno abbiamo intrapreso una strada coraggiosa: schierare nel campionato Under 13 una squadra composta da tutti atleti nati nel 2001 ed una composta da nati 99/00, per poter dare a tutti una possibilità di esprimersi e giocare con continuità.
Devo dire che ho avuto la fortuna di incontrare degli atleti e delle famiglie (compresa la mia) che mi hanno seguito in questo percorso, vivere la pallanuoto senza essere schiavi dei risultati, cercare sempre un gioco organizzato e far sentire i miei ragazzi sempre al centro del mondo: imparare a giocare e a far giocare l'avversario, rispettarlo dentro e fuori dal campo.
La strada è lunga e tortuosa, non sempre vedo il rispetto del gioco da parte dei miei avversari e degli arbitri: si privilegia un sport fisico a vantaggio di uno più ordinato e manovrato, ma prima o poi "la historia me absolverà".
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